Due epoche obbligazionarie: efficientamento e opportunità legate alle bassissime cedole del post Covid e cedole oltre il 5% dal 2022.
L’evoluzione del mercato obbligazionario negli ultimi anni racconta due epoche ben distinte. Durante l’era COVID, i tassi di interesse ai minimi storici e le politiche ultra-espansive delle banche centrali hanno portato all’emissione di obbligazioni con cedole molto basse.
Dal 2022 l’inflazione galoppante ha spinto la FED e la BCE a rialzi aggressivi dei tassi, creando un nuovo paradigma: obbligazioni con cedole elevate, come il BTP 2033 5.75%.
Questi due mondi obbligazionari non offrono solo differenze nei flussi di cassa, ma anche opportunità strategiche legate a tassazione delle minusvalenze, all’ottimizzazione fiscale e rischi di reinvestimento diversi.
Clicca qui per leggere l’analisi di Pietro Angeli, CFA, Portfolio Manager di Valori AM – Investment Management
In questo articolo pubblicato dal Corriere della Sera, Paolo Barbieri, Senior Fixed Income Portfolio Manager, analizza gli effetti del terzo taglio dei tassi BCE. Il costo del denaro continua a scendere, con risparmi sui mutui variabili, ma il fisso resta consigliato per nuovi finanziamenti. I BTP beneficiano di questa dinamica, e le opportunità si estendono anche ai corporate bond e a Piazza Affari, mentre i prestiti personali calano più lentamente.