Silicon Valley Bank: Il punto della situazione
- Le azioni di Silicon Valley Bank (SVB) sono crollate del 60% ieri, dopo che la società ha annunciato una serie di azioni strategiche per modificare la propria struttura del proprio bilancio, lanciando contestualmente un aumento di capitale complessivo da $2.5bn.
- SVB presenta alcune peculiarità. La principale clientela della banca sono le start-up del settore tech californiano (che quindi utilizzano la banca per depositare i fondi ricevuti dai venture capitalist). SVB è quindi cresciuta sensibilmente negli ultimi anni, allargando la dimensione del proprio passivo (i depositi sono più che triplicati negli ultimi 4 anni, da $55bn a $186bbn).
- La sensibilità degli attivi di SVB agli aumenti dei tassi di interesse è stata però strutturalmente più bassa rispetto a quella del passivo, per cui la banca sta assistendo da un lato ad un incremento del costo dei depositi (al passivo), non controbilanciata da un incremento di redditività degli attivi. Nel comunicato del 9 marzo il management della banca ha avvertito che “si attende che i tassi di interesse continuino a salire, che i mercati del Venture Capital continuino ad essere sotto pressione e i clienti a bruciare cassa”.
- Per questo, SVB sta cercando di modificare la propria struttura dell’attivo per renderlo più flessibile in caso di rialzo dei tassi.
Come? SVB ha venduto circa $21bn di US Treasury and Agency securities (rendimento medio dell’1.79%), per acquistare bond US-Treasury a breve termine a tassi più elevati (5% circa), registrando in questo modo una perdita di circa $1.8bn. Per coprire la loss, la banca ha quindi lanciato un aumento di capitale complessivo da $2.5bn. - Questa mossa sottolinea come le recenti politiche di rialzo dei tassi abbiano esarcebato la fragilità di certi segmenti di mercato, facendo cristallizzare delle perdite dovendo valutare gli asset a mark-to-market.
- In sintesi, Silicon Valley Bank mostra una serie di peculiarità:
- È una banca regionale con una clientela specifica (start-up, venture capital, tech Californiane, penalizzate dall’attuale contesto di mercato)
- Ha una particolare struttura di bilancio (alta percentuale di business deposits con alta sensitività ad aumento dei tassi , ma bassa rispetto ai suoi attivi);
- Dopo aver perso il 60% ieri, oggi in pre-market l’azione sta perdendo il 60% circa, sulla scia dei timori legati alla possibilità che i clienti possano decidere di ritirare i depositi presso la banca innescando una crisi di liquidità. I timori si sono acuiti dopo che il Founders Fund, il Venture Capital di Peter Thiel, ha consigliato di ritirare il denaro dai conti della banca.
- Monitoriamo attentamente l’evolversi della situazione, sebbene il rischio contagio per le grandi banche US sembrerebbe limitato, ma le banche regionali/più piccole potrebbero mostrare maggiori vulnerabilità.
- In Europa, le banche sono entità fortemente regolamentate dalle istituzioni europee e i fondamentali bancari sono solidi, come confermato dalle ultime trimestrali recentemente pubblicate. L’evento odierno non cambia il giudizio positivo sulla solidità la settore sia in ottica equity che riguardo le obbligazioni subordinate bancarie.
- Negli Stati Uniti, sarà interessante valutare le prossime mosse della FED: da un lato ulteriori rialzi potrebbero esasperare il rischio di un evento sistemico, dall’altra parte un rallentamento del tightening potrebbe essere intrepretato come un sintomo di alcune fragilità del settore finanziario americano.